giovedì 25 ottobre 2012

bassorilievi in gesso - cosa è il gesso?


Bassorilievi in gesso



Materiale
  • tavolette di plastilina;
  • polvere di gesso;
  • cartoncino;
  • spilli e carta gommata;
  • colori a tempera;
  • utensile per incidere.


Procedure
Stendere la plastilina: dimensioni e forma a scelta. Spessore di almeno 2 cm.


Preparazione del disegno su un foglio di carta (dimensioni uguali alla plastilina); il disegno non deve toccare il bordo (che deve essere di 3 cm).
forme semplici, senza troppi particolari.


Riportare il disegno ritagliato sulla plastilina; incisione dello stesso (profondità di 1 cm circa) "sfumato".


N.B.: quello che si ottiene sulla plastilina è il negativo del bassorilievo: ciò che nella plastilina è incavato, alla fine risulterà in rilievo, e viceversa.
Preparazione di un castello di cartone intorno alla tavoletta: il castello deve essere almeno 2 cm più alto della plastilina (fissarlo lungo i lati con gli spilli e negli angoli con carta gommata).


Praparazione del gesso: attenzione alla sua viscosità (né troppo liquido, né troppo denso). Prestare attenzione affinché il gesso raggiunga tutti i particolari scavati nella superficie.


Ricoprire il calco preparato con uno spessore di 2 - 4 cm di gesso.


Se si realizza un bassorilievo di grandi dimensioni (da 30 x 30 cm) armate il gesso con pezzetti di filo di ferro .


Lasciar seccare (1 ora circa); levare poi il castello e la plastilina, ripulire il bassorilievo dalle scorie di plastilina e dalle sbavature di gesso con della carta vetrata fine.
Colorare a piacimento ed, eventualmente, lucidare.
Le sagome buffe


Materiale
  • cartone bristol (strisce);
  • nastro adesivo;
  • cartone sostenuto;
  • gesso;
  • colori a tempera.
Si possono realizzare degli stampi di forme diverse utilizzando strisce flessibili di bristol incollate su un supporto (cartone sostenuto), con le quali si delimita la figura che si vuole realizzare con il gesso.

Procedure
Si tracci dapprima sul cartone di base la sagoma molto semplificata di un personaggio o di un animale evitando le giunture sottili.
Con delle strisce di bristol alte 3 cm, fissate verticalmente con nastro adesivo, si segue il disegno lungo tutti i contorni. Si versi il gesso, si attenda che faccia presa, poi si tolga lo stampo di carta e si decori la figura dipingendola.





Sculture in gesso


Materiale
  • scatole di forme e dimensioni differenti (cilindriche, cubiche, ...) a seconda di ciò che si vuol realizzare;
  • gesso;
  • utensili per incidere e scavare;
  • colori in polvere o tempere.



Procedure
Riempire con pasta di gesso il recipiente scelto (quest'operazione è da fare almeno un giorno prima di quello dell'inizio del lavoro di scultura vero e proprio - per la preparazione del gesso, cfr. scheda sui bassorilievi in gesso).
Quando il gesso si è solidificato, levare la scatola. Si ottiene in questo modo la forma di gesso desiderata.


Sbozzare nelle grandi linee la scultura desiderata con coltelli e scalpelli. Quando la forma approssimata è pronta, la si può perfezionare e rifinire con la raspa o la carta vetrata. Se si vuole ottenere una scultura di un determinato colore, occorre tingere intensamente l'acqua con la quale si preparerà la pasta di gesso.
Con più facce o elementi cilindrici sovrapposti e saldati con del gesso abbastanza liquido, si può ottenere un totem, una colonna, ...
Per togliere più facilmente la forma di gesso dalla scatola di latta è consigliabile ungere l'interno della stessa con olio o sapone.


Materiale
Il gesso è un materiale di aspetto bianco-grigio e polveroso, è un legante aereo utilizzato in edilizia sotto forma di malta per la finitura di pareti lisce o con particolari effetti estetici e sottofondi lisci per pavimenti carta da parati. In arte è usato per la realizzazione di calchi, modelli e statue. Dal punto di vista chimico è composto da sali di calcio come il carbonato di calcio e/o il solfato di calcio (CaSO4), che può essere idrato (CaSO4 · 2H2O) se incorpora acqua nella struttura cristallina, oppure anidro.

Produzione, composizione e caratteristiche 

Temperatura (°C)
Trasformazione
Tempo di presa
-
gesso biidrato - CaSO4·2H2O
-
120 - 180
semidrato - CaSO4·½H2O
1 - 4 minuti
↑↓
180 - 250
anidrite solubile - CaSO4(α)
20 minuti
250 - 600
anidrite insolubile - CaSO4(β)
in assenza di catalizzatori
non fa presa
La produzione del gesso si basa sulla macinazione e seguente cottura di rocce gessose, dunque contenenti CaSO4· 2H2O. Nel corso della cottura, una volta giunti a 130 °C, la roccia gessosa perde ca. 3/4 dell'acqua di cristallizzazione: si forma così un semidrato di calcio (CaSO4 · (1/2)H2O). Tra i 150 °C ed i 180 °C l'acqua di cristallizzazione viene eliminata completamente ed inizia a formarsi l'anidrite solubile CaSO4(α): oltre i 180 °C questa trasformazione aumenta significativamente la sua velocità. Se la cottura viene effettuata oltre i 250 °C si forma anidrite insolubile CaSO4(β). A temperature più elevate continua la formazione di anidrite insolubile ed a 1200 °C si forma CaO + SO3, ovvero monossido di calcio (calce viva) e anidride solforica. Per l'impiego il gesso cotto viene macinato finemente, parzialmente raffinato e insaccato. I gessi da costruzione che si trovano in commercio sono costituiti da gesso semidrato o da anidrite solubile o da una miscela di essi. Per l'impiego in locali abitativi umidi sono da usare prodotti di gesso idrorepellenti.

Caratteristiche

  • possiede buon potere adesivo ed è facilmente lavorabile;
  • non si ritira e può essere lavorato senza inerti (presenta un aumento di volume del 0,3-1,5%, quindi trascurabile in edilizia);
  • permette di ottenere superfici fini e lisce;
  • è resistente al fuoco, termoisolante e fonoisolante;
  • è molto sensibile all'ammoniaca, non può quindi essere usato in stalle e allevamenti;
  • corrode le superfici di acciaio non protette e diventa molle se assorbe umidità (tranne l'idrorepellente).

Usi

intonaci di fondo e intonaci lisci di pareti interne;

  • lastre di gesso massiccio per pareti divisorie leggere;
  • lastre composite per isolamento fonico e isolamento termico;
  • lastre di cartongesso per pareti divisorie, rivestimenti fonoisolanti e termoisolanti, rivestimenti resistenti al fuoco e controsoffitti;
  • sotto fondi flottanti (anidrite) per pavimenti (autolivellante).
  • gessi da lavagna.



Minerale
Il gesso è un minerale molto tenero composto da solfato di calcio biidrato.

Struttura chimica 

Riscaldando il gesso tra 100 °C e 150 °C (la temperatura ottimale è 128 °C) si elimina parte dell'acqua (circa il 75%) presente nella struttura chimica, ottenendo gesso anidro cioè disidratato.
La temperatura ed il tempo necessario dipendono dalla pressione parziale ambientale dell'acqua. Le temperature superiori a 170 °C sono usati nella calcinazione industriale.
La reazione per la disidratazione parziale è: CaSO4·2H2O + calore → CaSO4·½H2O + 3½H2O (vapore). Il minerale parzialmente disidratato è chiamato emiidrato del solfato di calcio o gesso calcinato (conosciuto comunemente come intonaco di Parigi).
Se la cottura avviene a 168 °C si ha una totale perdita dell'acqua: CaSO4·2H2O + calore → CaSO4 + 2H2O (vapore). Entrambi sono processi reversibili.
La disidratazione (specificamente conosciuta come calcinazione) comincia a circa 80 °C, anche se in aria asciutta una certa disidratazione avviene già a 50 °C. L'energia termica apportata al gesso (il calore di idratazione) tende ad allontanare l'acqua (come vapore acqueo), piuttosto che ad aumentare la temperatura del minerale.
È solubile in acqua calda e in acido cloridrico; entrambe le soluzioni possono presentare un colore rosso-arancio tipico.

Abito cristallino 

Aggregati spatici, fibrosi e masse granulari compatte.
Presenta evidenti piani di sfaldatura secondo il pinacoide {010} .

Origine e giacitura 

Il gesso è un tipico minerale di origine evaporitica, dove si forma per precipitazione diretta da acque sovrassature. Altre possibilità minori di formazione sono:
Si presente spesso associato allo zolfo, soprattutto nella formazione gessoso-solfifera, tipica dell'appennino italiano.

Forma in cui si presenta in natura 

Rosa del deserto tunisina
È in grado di accrescersi in cristalli incolori o traslucidi anche di notevoli dimensioni, oggetto di collezionismo, di cui il tipo più comune è la rosa del deserto.

Caratteri fisici 

Può presentare luminescenza gialla e verde ai raggi ultravioletti.

Località di ritrovamento

Numerose sono le località con depositi di gesso. I maggiori sono di origine sedimentaria associati a rocce del Permiano e del Trias, inGermania. Risalenti al Terziario, invece, in Francia (bacino di Parigi) e in Italia. Altri depositi di origine sedimentaria si trovano nella regione di Salisburgo, in Austria e nelle regioni di Wieliczka e Bochnia, in territorio polacco, dove si accompagnano a depositi salini. Cospicui depositi di gesso nelle formazioni del Permiano si trovano nella regione del Bachkir, in Turkmenistan. Infine, associati adanidrite e banchi di sale in vari depositi degli USA.
In Italia si trova in piccoli cristalli a Brosso, presso Torino; in esili cristallini nel Vallone di Chapy, a Courmayeur; in piccoli cristalli bianchi o verde-azzurri a Saint Marcel; a Migiandone, frazione del comune di OrnavassoProvincia del Verbano-Cusio-Ossola; cristalli abbastanza grandi nella Val Calolden, in provincia di Lecco; presso Dossena e Oltre il Colle, in provincia di Bergamo; in forma compatta come matrice dell'antimonite a Renonprovincia di Bolzano; cristalli geminati a ferro di lancia nel Monte Donato, comune di Bologna e nella cava Fiorini a Farneto; in bellissimi cristalli incolori e limpidi si trova a Formignano, presso Forlì; cristalli incolori si trovano nelle geodi del marmo di Carrara; nella miniera di pirite di Massa Marittima; nell'argilla delle terme diSaturnia; nella miniera di zolfo a Scansano; nella cava di gesso di Monte Argentario, nel grossetano e alle Cetine di Cotorniano, in provincia di Siena. Infine si trova nella provincia di Reggio Calabria nel comune di Motta San Giovanni, e in quasi tutte le miniere della Sicilia associato allo zolfo.
Particolare ingrandito di una superficie muraria di Gessopalena
In Abruzzo, l'antico centro storico di Gessopalena (il nome è proprio derivante dal minerale) è interamente ricavato in un crinale affiorante di gesso: basta guardare da vicino la superficie di strade, scale e mura per vedere affiorare i cristalli.



Roccia
Il Gesso è una roccia sedimentaria di origine chimica, appartenente alla classe delle evaporiti, formata prevalentemente dall'omonimo minerale, sotto forma di solfato di calcio biidrato (CaSO4 · 2H2O), con piccole quantità di argilla.
Il gesso deriva dalla trasformazione per evaporazione di sali marini quali l’anidrite (salgemma), calcite ed aragonite.
Le rocce di gesso si presentano solitamente in formazioni ben stratificate con inserti di argille, spesso con formazione di cristalli grossolani detti selenite.
Una varietà di gesso è l'alabastro gessoso, detto anche orientale, costituito da gesso compatto, microcristallino, di colore bianco-avorio, giallo chiaro o anche verdino.
In Italia gli affioramenti di gesso si trovano in Val CamonicaVal Trompia, in tutto l'Appennino ed in particolare nell'Appennino tosco-emiliano ed in Sicilia dove affiora la formazione gessoso-solfifera. Cave di gesso sono anche presenti in Piemonte in provincia di Asti e Torino.

Utilizzo [modifica]

Il gesso viene utilizzato in vari settori:
  • Edilizia: viene impiegato per la produzione di stucchi da interno. L'alabastro viene impiegato in lastre per finiture.
  • Agricoltura: viene ancora utilizzato, in maniera non corretta, per l'innalzamento del pH in terreni con elevata acidità. In realtà a tale scopo vanno usati più propriamente CaCO3 (carbonato di calcio) e CaO (ossido di calcio).
  • Sport: viene utilizzato negli sport che prevedono un uso delle mani come punto di presa di attrezzi o strutture fisiche (sollevamento pesiginnastica artisticaArrampicataTiro alla fune) per prevenire gli scivolamenti. Solitamente si tratta di polveri composte da carbonato di magnesio.
  • Formazione: nella scuola è estremamente diffuso l'utilizzo di lavagne (solitamente nere, ma possono essere anche verdi) come mezzo didattico per arricchire le spiegazioni o per condividere concetti e formule. Su queste lavagne si usano per scrivere i cosiddetti gessetti che altro non sono se non dei bastoncini di circa 10 cm di lunghezza composti da polvere di gesso pressata. La scrittura fatta con i gessetti può essere facilmente rimossa con uno straccio o una spugna bagnata, rendendo quindi la lavagna utilizzabile un numero infinito di volte. I gessetti sono solitamente bianchi, ma con l'aggiunta di appositi pigmenti possono essere anche colorati.
  • Arte: esistono varie forme di arte che prevedono l'uso di gessetti colorati per disegni che solitamente vengono fatti su strade o marciapiedi. In Italia questo tipo di artisti sono detti "Madonnari" in quanto solitamente dipingono immagini della Madonna o di santi. Questo tipo di arte è diffusa soprattutto nell'Italia centrale e meridionale. Nei paesi anglosassoni vi sono diversi artisti che si sono specializzati in questo tipo di arte usando una tecnica particolare detta anamorfismo. Fra questi l'inglese Julian Beever, di cui sono famose le opere su pareti di edifici o marciapiedi, tali che i passanti percepiscano cavità o oggetti tridimensionali che in realtà non esistono. Un altro artista famoso per questo tipo di tecnica è l'americano Kurt Wenner.

Curiosità 

Esiste in Abruzzo, a Gessopalena, un intero Borgo Medioevale che fu costruito su un enorme affioramento di gesso.

Galleria 

Solfato di calcio.JPG

Ex cava sottoterra di gesso a Meudon, Francia.




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